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Baccalà fritto, si cucina un po’ in tutta Italia ma è di tradizione romana.

Come si prepara il baccalà fritto?

Mettete in ammollo il pesce per 2 o 3 giorni, cambiando l’acqua ogni 8 ore, in modo da dissalarlo parzialmente. Sciacquate sotto acqua corrente il pezzo di baccalà e mettetelo a scolare in una ciotola in frigorifero o in un luogo fresco.

Tagliate il baccalà a fette, asciugatelo e passatelo nella farina. Mettete abbondante olio in una padella antiaderente, o in una friggitrice, e fatelo scaldare.

Friggere per circa 6 minuti.

Scolare bene il baccalà fritto e togliere l’olio in eccesso.  Aggiustare di sale e pepe.

Ma scopriamo di più sul vero baccalà fritto alla romana!

Il baccalà fritto alla romana ha la pastella:

A Roma il baccalà fritto viene spesso servito insieme a un fritto di verdure miste in pastella, tra cui cavolfiori, broccoli e fiori di zucca. Quello romano  a differenza del normale baccalà fritto, quello romano non è semplicemente infarinato, ma è ricoperto di pastella. Per preparare la pastella disponete circa 100 gr di farina a fontana, mettete al centro acqua, mezzo cucchiaino di bicarbonato, e mischiate fino a ottenere un impasto omogeneo. Ricoprite ogni pezzo di baccalà con la pastella ottenuta e friggete in olio già caldo. Il segreto per una pastella croccante è usare nell’impasto acqua fredda e gasata e non aggiungere sale se non a fine cottura. Se vi piace un lieve sapore amarognolo, potete usare la birra al posto di una parte d’acqua.

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