La tradizione napoletana vuole che il capitone debba essere acquistato vivo dal pescivendolo il giorno prima della Vigilia di Natale. Anticamente infatti, si credeva che, proprio per la sua somiglianza con il serpente, fosse simbolo del demonio, e quindi mangiare l’anguilla era un modo scaramantico per allontanare il male.
Lo vediamo oggi in questa versione classica e saporitissima.
Ingredienti:
1 capitone
3 spicchi d’aglio
5 foglie di alloro
1 limone
olio
sale
pepe
Fate preparare dal vostro negoziante di fiducia il capitone. Se siete un po’ più esperti invece (e non schizzinosi ;)) potrete fare da soli. Il primo passo è spellare l’anguilla: incidetelo attorno al collo, dopo di che, con l’ausilio di un telo da cucina, tirare la pelle fino alla coda, togliete le viscere, lavatelo e tagliatelo a pezzi di 6 centimetri.
Prendete poi una teglia rotonda da forno, riscaldatelo a 180° e preparate l’emulsione per il capitone.
Emulsione: in una ciotola sbattete bene il succo di limone con tre cucchiai di olio. Aggiungete gli spicchi d’aglio e le foglie d’alloro sminuzzate, sale e pepe. L’emulsione è pronta: versatela sui pezzi di capitone.
Ponetelo adesso nel forno, che nel frattempo avrete già riscaldato, e cuocete a 180° per 40 minuti circa.
Ritirate, trasferite sul piatto da portata e finalmente potete servire il vostro capitone di Natale.
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