La cottura sotto sale è molto antica. Prima veniva fatta anche sotto sabbia o sotto cenere. La regola più importante da non trascurare per alcun motivo è la freschezza del pesce.
Sicuramente questa tecnica crea una sorta di sottovuoto grazie al quale tutti gli aromi e gli odori rimangono all’interno e quando si rompe la crosta di sale, ultimata la cottura, tutto il vapore derivante da questa, viene sprigionato e rende il piatto molto più invitante a maggior ragione quando il pesce è fresco.
Ve lo siete mai chiesto il motivo di tutto ciò? Il sale, creando una sorta di guscio intorno al pesce, impedisce a questo ultimo di seccare velocemente poiché la trasmissione del calore del forno risulta più lenta.
L’obiettivo di questa cottura così particolare ma allo stesso tempo semplice, è cuocere il pesce senza aggiunta di grassi. Spesso è usata con pesci che normalmente possono diventare stopposi o asciutti durante altri tipi di cottura: branzini, spigole, orate o crostacei.
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